Al momento dell’allestimento dell’acquario la miglior cosa da fare sarà stendere un fertilizzante solido e completo sul fondo. Il fertilizzante per acquario è composto da svariati elementi-nutrienti per potersi chiamare completo.
Spesso succede che le piante acquatiche ingialliscono, crescono lentamente e si ricoprono di alghe; questo è sintomo di mancanza o di errata fertilizzazione e bisogna stare molto attenti a cosa somministrare. In realtà le piante acquatiche hanno bisogno continuo di nutrimento che deve essere mirato e specifico poiché queste assorbono solo gli elementi di cui necessitano e lasciano gli altri, che compongono il fertilizzante, in sospensione nell’acqua; questo eccesso porta alla crescita delle alghe.
L’acquariofilo deve quindi conoscere le reali esigenze nutritive delle proprie piante acquatiche, in rapporto alla composizione del fertilizzante usato al momento di riempire l’acquario e sceglierne uno completo di tutti gli elementi necessari.
Proviamo pertanto a catalogare dei parametri d’uso ottimali, per riuscire a capire in seguito i principali problemi eventualmente manifestati dalle piante acquatiche.
Gli elementi-nutrienti necessari possono essere suddivisi genericamente in tre tipi:
Alcuni di questi elementi quali rame, ferro, manganese, boro, calcio e zolfo si fissano nelle cellule della pianta e non si spostano lungo il fusto o le foglie; la carenza di questi elementi, nelle altre parti della pianta, non permette, per esempio, di svilupparsi come nel caso della nascita di piccole foglie nuove che poi non crescono e marciscono.
Altri elementi quali magnesio, azoto, potassio, fosforo, zinco e molibdeno invece vengono “spostati” dalla pianta stessa da una parte all’altra del suo fusto facendo così naturalmente deperire le foglie più vecchie per dar spazio a quelle giovani e nuove che porteranno alla crescita e allo sviluppo.
Ora sappiamo meglio quali elementi andar poi a compendiare durante il mantenimento delle piante nell’acquario in base agli eventuali sintomi che si presentano. La cosa più importante è comunque adottare un fertilizzante solido completo all'avvio dell'acquario e si consiglia di completare l’operazione, al momento della introduzione delle piante acquatiche, con somministrazione di anidride carbonica tramite appositi impianti a bombola o carbonio liquido.
1- Fertilizzanti solidi completi di tutti gli elementi per l’impiego come substrato (HAQUOSS AMAZON SUBSTRATE) che vengono distesi sul fondo dell’acquario e poi si ricoprono con della ghiaia decorativa.
2- Fertilizzanti solidi completi di tutti gli elementi a mono-impiego (HAQUOSS AMAZON BASE) che fungono sia come substrato che come ghiaia decorativa nello stesso tempo.
3- Fertilizzanti solidi in pastiglie (HAQUOSS D4 SPHERES & PYRAMID PLUS SE) che si introducono nella ghiaia in prossimità delle radici delle piante, in assenza di AMAZON BASE o SUBSTRATE.
4- Fertilizzanti liquidi completi (HAQUOSS D3 SE FERTILIZER) che si somministrano REGOLARMENTE nell’acqua ed integrano il consumo, da parte delle piante, delle sostanze nutrienti prelevate tramite le loro radici aeree ed altri fertilizzanti liquidi “mirati” per i singoli elementi (macro, micro e nano) che con il tempo potrebbero mancare nell’acqua dell’acquario.
Verificate sempre, al momento dell’acquisto, che sulla confezione del fertilizzante siano dichiarati gli elementi che arricchiscono il prodotto; meglio ancora se sono riportate le quantità presenti.
Per assicurare queste funzioni, nell’acquario si deve disporre di una vegetazione rigogliosa che richiede una coltivazione ottimale offrendo:
Solo in queste condizioni le piante possono far funzionare alla perfezione il loro “laboratorio chimico” chiamato “fotosintesi clorofilliana”. Grazie al complesso processo della fotosintesi le piante sono in grado di trasformare il carbonio (sostanza inorganica) in materiale organico e produrre in questa occasione una gran quantità di ossigeno.